chi siamo

Exallievi ed Exallieve di don Bosco

«Cari Exallievi ed Exallieve, fate che la gente, domandando chi siete, possa sentirsi rispondere stupefatta: è un figlio di don Bosco»

1870

“… col vostro esempio insegnerete agli altri come si debba fare il bene e detestare e fuggire il male…”

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Chi sono gli Exallievi?

Gli Exallievi di Don Bosco sono persone che, avendo frequentato un oratorio, una scuola o un’altra Presenza salesiana, hanno ricevuto una preparazione alla vita, basata sui principi del Sistema Preventivo di Don Bosco: formare persone sviluppando l’originalità di ciascuno. Arricchiti dalla formazione cristiana e dal carisma di Don Bosco, siamo testimoni nella nostra vita quotidiana attraverso il nostro impegno apostolico basato sull‘ “educazione ricevuta”.

La Storia di “Exallievi” inizia nel 1870 quando Don Bosco celebrava la sua festa, e un gruppo di suoi ex allievi di Valdocco ha voluto celebrare questo giorno speciale ringraziandolo e regalandogli un servizio da caffè. A causa del significato di questa giornata, gli Exallievi celebrano la loro festa il 24 giugno, come un modo per ricordare la loro fondazione.

Nel 1908, grazie al Beato Filippo Rinaldi, la Confederazione Mondiale degli Exallievi approvò il suo primo statuto. La Confederazione Mondiale degli Exallievi di Don Bosco è composta da Exallievi (scuole, oratori, centri giovanili, ecc.) e amici di Don Bosco.

Gli “Exallievi” sono presenti in tutto il mondo e sono il gruppo più numeroso della Famiglia Salesiana.

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La nostra Missione

Testimoni audaci sulle orme di don Bosco.

Coloro che aderiscono al movimento degli Exallievi di Don Bosco si impegnano a testimoniare i valori ricevuti:

  • innanzitutto, verso sé stessi, per irrobustire i principi trasmessi e i valori recepiti mediante la Formazione Permanente spirituale, ma anche sociale e politica;
  • quindi, verso la Famiglia Salesiana e la Chiesa, per garantire la continuità del carisma salesiano mediante la comunione e condivisione della Missione Salesiana che richiede la partecipazione attiva ai vari organismi comunitari locali e diocesani;
  • infine, verso il territorio, con iniziative e progetti di solidarietà e di utilità sociale che manifestino l’impegno sociale e politico, auspicato da più parti e dovuto in qualità di ‘onesti cittadini’.